BELLE SI MA NATURALMENTE


Come si preparano le varie parti delle piante

15.05.2014 08:51

                                        

Le erbe aiutano a stare meglio e sono di valido aiuto se affiancate alle cure prescritte dal medico. Chi vuole raccogliere le piante spontanee deve limitarsi alla raccolta delle specie conosciute per non rischiare di scambiare piante velenose per buone. La raccolta si effettua alla mattina presto, con la rugiada che ricopre ancora la pianta, lontano dal traffico e da centri abitati. Le foglie, i fiori e i frutti si possono utilizzare freschi o secchi conservati in vasi di vetro leggermente aperti o sacchetti di tela. Vediamo i modi in cui si utilizzano le varie parti delle piante raccolte:

  •  Infuso. Tisana.L'acqua viene versata bollente su fiori o foglie poste in un recipiente e chiuse col coperchio, questo per non disperdere i principi attivi che si liberano per azione del calore e dopo 10 o 15 minuti, si filtra.

  • Decotto. In pentolino si fanno bollire, fiori, gemme o radici per circa venti minuti, in modo da estrarne tutti i principi attivi.

  • Macerazione. Si ottiene a freddo, facendo macerare le parti della pianta, nell'acqua, nell'alcool, nel vino o nell'olio, cosicchè i principi attivi vengono disciolti per contatto che può essere in un tempo di ore come di giorni. Infine si filtra con una garza. Alcoolato: quantità di alcool pari al peso della porzione di pianta e si lascia macerare per circa 8 giorni; Vino medicato se viene usato del vino, normalmente bianco;  Olio medicato, solo per uso esterno, macerando i principi attivi nell'olio di oliva.

  • Succo. Si ottiene macinando, pestando e pressando le erbe fresche appena colte. Il liquido così ottenuto si lascia decantare per un giorno in un luogo fresco e asciutto e poi si filtra. 

  • Pozione. Liquido zuccherino, composto da acqua, da un principio attivo (tintura o estratto) e da uno sciroppo aromatico che serve per addolcire il sapore a volte amaro.

  • Sciroppo. Preparazione zuccherina che si prepara con 100 gr di acqua dove si scioglieranno 180 gr di zucchero. A questo viene aggiunto il principio attivo sotto forma di decotto o infuso.

    Cataplasma. Viene così denominato un medicamento per uso esterno, ottenuto con una parte della pianta, ridotta in polvere in modo        da formare una pontiglia fluida. Si usa spalmandolo tra due pezzi di garza applicatate a caldo o a freddo nella zona da curare.  IN

  • Polvere. Si ottiene, triturando nel mortaio, parti di piante secche. Si impiega per uso esterno, come cataplasma o anche per uso interno mista a altri prodotti naturali o diluita in liquidi.

  • Tintura. Si fanno macerare 20 gr di erba o di radice in 50 gr di alcool a 60° per 5 giorni, alla fine si pressa e si filtra. In seguito si aggiungono altri 50 gr di alcool e si conserva sigillato. La tintura si usa a gocce. Questo è il modo più semplice per conservare a lungo i principi attivi di molte piante.

  • Unguento. Si ottiene mescolando erbe o succhi a, sostanze grasse come la vaselina o la lanolina è, l'equivalente della pomata.

 

 

LO SAPEVATE CHE

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